Nelle difficoltà che stiamo attraversando in questo momento di emergenza globale determinato dalla pandemia, una buona notizia giunge dal Parlamento italiano, che lo scorso 8 febbraio ha approvato la modifica della Costituzione introducendo nel testo fondamentale della nostra democrazia la tutela dell’ambiente, della natura e della biodiversità.
In particolare sono stati modificati l’art. 9, facente parte dei 12 articoli che sanciscono i Principi fondamentali, e l’art. 41.
L’articolo 9 viene integrato dalla seguente formulazione: “La Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.”
L’art. 41 viene integrato assumendo la seguente formulazione: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente.”
Per la prima volta la Natura entra nella nostra Costituzione e, in particolare, il riferimento alle future generazioni rappresenta il recepimento al suo interno del concetto di sviluppo sostenibile, secondo il quale le risorse naturali non possono essere sfruttate in modo illimitato senza tener conto di chi verrà dopo.
0