Bambini di varie nazionalità svolgono i compiti attorno ad un tavolo

Intercultura

L’adozione di un “Protocollo per iniziative formative offerte agli alunni stranieri” definisce le procedure per facilitare l’inserimento degli alunni stranieri.

Cos'è

 

La funzione strumentale per l’intercultura dell’Istituto (una per la scuola primaria ed una per la SSPG), se necessario anche con l’intervento di un mediatore linguistico, raccoglie le prime informazioni sull’alunno attraverso un colloquio con la famiglia e analizzando l’eventuale documentazione della scolarità pregressa. Successivamente, confrontandosi con gli insegnanti del plesso nel quale dovrà essere inserito l’alunno, raccoglie elementi utili per definire la possibile classe di iscrizione. Il Dirigente scolastico, utilizzando tali indicazioni, stabilisce la classe in cui inserire l’alunno nel rispetto, di norma, dell’età anagrafica.

All’inizio della frequenza scolastica l’alunno può essere affiancato dalla figura del “mediatore culturale”, al quale si affida il compito di facilitare la relazione scuola – famiglia, eventualmente di sondare le conoscenze disciplinari in lingua madre, ma soprattutto quello di essere tramite tra l’alunno neoarrivato, i docenti del plesso e i compagni di classe, anche attraverso progetti interculturali che permettano la valorizzazione delle differenze e il dialogo tra culture.

Il team dei docenti della classe, collegialmente, procede alla stesura del PDP, programma interventi di tipo pedagogico-didattico-linguistico e attività di accoglienza del neoarrivato, nomina un docente tutor che dovrà stilare il documento sopracitato in collaborazione con i colleghi del consiglio di classe, ma che soprattutto si prenderà cura dell’alunno in toto.

La prima alfabetizzazione, che favorisce lo sviluppo degli strumenti linguistici che permettono la socializzazione e la partecipazione alle attività scolastiche ed extrascolastiche, si attua, oltre che nell’immersione giornaliera nella lingua dei pari, anche in momenti di laboratorio di italiano L2 svolti da insegnanti del plesso e/o facilitatori linguistici sia interni che esterni all’istituzione scolastica.

Si auspica che l’alunno di diversa etnia possa trovare nella scuola un ambiente sereno, improntato al rispetto e alla promozione di attività che favoriscano la conoscenza reciproca come arricchimento personale e che vedano la diversità come una risorsa essenziale per la formazione delle nuove generazioni di cittadini globali.

A livello didattico, per gli alunni neoarrivati, gli insegnanti porranno attenzione alle metodologie utilizzate, cercando di privilegiare metodologie attive che permettono la partecipazione diretta degli alunni alla costruzione delle competenze. Il curricolo di studio può essere adattato, in particolare per quanto riguarda le lingue straniere, il cui insegnamento può essere momentaneamente sospeso; nel primo periodo di frequenza è fondamentale l’acquisizione della lingua italiana che rappresenta per tali alunni già una lingua straniera.

Anche per gli alunni di diversa etnia nati in Italia che continuino a manifestare difficoltà, soprattutto nella lingua dello studio, gli insegnanti dovranno prevedere attività di facilitazione e adeguamento degli obiettivi programmati, al fine di assicurare a tutti un soddisfacente percorso e favorire il successo scolastico, ricorrendo ove necessario alla compilazione del PDP per le discipline di studio.

L’Istituto collabora con vari enti territoriali al fine di promuovere una piena integrazione di tutti gli alunni anche nel contesto sociale; in particolare partecipa a progetti di attività ricreative e/o di studio curate da cooperative sociali, a iniziative di taglio interculturale proposte da soggetti terzi, ma anche organizzando attività specifiche in occasione della Giornata Internazionale per la Diversità Culturale, il Dialogo e lo Sviluppo introdotta nel 2002 dall’Unesco, che si celebra il 21 maggio.

L’Istituto collabora con la cooperativa sociale “Incontra” al fine di favorire la relazione e l’inserimento sociale sia di bambini e ragazzi di altra etnia che italofoni, durante momenti ricreativi e di spazio compiti proposti in orari extrascolastici.

Essendo capofila del Tavolo di Rete per l’intercultura degli istituti della Rete di scuole delle Giudicarie, l’istituto Comprensivo Giudicarie Esteriori propone ed organizza anche corsi di formazione per gli insegnanti, ritenendo che la formazione continua dei docenti, specie sulla tematica interculturale e mondiale, possa garantire un’efficace ed effettiva integrazione di alunni di diversa etnia. Collabora con l’associazione Docenti Senza Frontiere aderendo alla campagna di sensibilizzazione: “Quaderni solidali” che sostiene il diritto allo studio; tale associazione fornisce, ai docenti degli istituti della Rete che aderiscono alla campagna, varie occasioni formative con unità didattiche da poter svolgere con gli alunni nelle classi.

L’istituto, tramite la referente di Rete, agevola il confronto tra i referenti intercultura delle altre scuole, fornisce ad essi e ai docenti degli istituti aderenti eventuali spunti operativi, indicazioni di materiali didattici, testi di L2, indicazioni sulla normativa in vigore; coordina le riunioni di Rete, fa circolare informazioni e comunicazioni provenienti dal Dipartimento Istruzione inerenti all’intercultura.

A cosa serve

L’adozione di un “Protocollo per iniziative formative offerte agli alunni stranieri”, stilato in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Tione, l’Istituto Comprensivo della Val Rendena, l’Istituto del Chiese “Don Milani”, l’Istituto Superiore “L. Guetti” di Tione, il CFP - UPT e l’ENAIP di Tione, ha favorito il perseguimento del benessere e dell’inclusione di tali alunni. Il protocollo di accoglienza definisce le procedure per facilitare l’inserimento degli alunni stranieri neoarrivati.

In particolare, regola:

-      l’iscrizione alla scuola,

-      la prima conoscenza,

-      l’inserimento nella classe,

-      la scelta del percorso formativo.

Come si accede al servizio

Secondo le modalità previste dal Protocollo di accoglienza

Luoghi in cui viene erogato il servizio

Cosa serve

Le attività vengono rivolte agli studenti non italofoni e di recente immigrazione

Tempi e scadenze

Attività di inclusione

Le attività di inclusione sono parte integrante della programmazione dei Consigli di classe

14

Giu

Documenti

Struttura responsabile del servizio

Ulteriori informazioni

In caso di chiarimenti contattare l'Ufficio studenti o le referenti dell'area Intercultura

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